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Rosarno, Forza Italia 2.0 chiede un incontro con Mario Oliverio per il problema agrumicolo

Preg.mo Signor

On. Mario Oliverio

Presidente della Giunta Regionale

Palazzo Alemanno

88100 CATANZARO

 Gentile Presidente,

la manifesta situazione di allarmante disoccupazione esistente nel territorio e la evidente e pesantissima crisi dell’agrumicoltura hanno causato un evidente stato di gravissimo disagio per le famiglie che non riescono nemmeno a sostenersi per un normale pasto quotidiano.E’ ben noto a tutti che molte proprietà sono state abbandonate in quanto il costo delle colture e della raccolta dei prodotti supera quello dei ricavi possibili. E’ emblematico l’esempio relativo ad un Kg di arance che è stato pagato l’anno scorso ad 8 centesimi, nel mentre per la sola raccolta il costo è di 6 centesimi. Ecco che molti prodotti sono rimasti sulla pianta. Senza aggiungere che per i mandarini ed i kiwi la sorte non è differente, in quanto dinnanzi ad un prezzo di vendita che varia, quando ci si riesce, dai 20 ai 50 centesimi (dipende dalla qualità) sui mercati i predetti vengono collocati ad un prezzo superiore all’euro. In sostanza, una situazione che penalizza fortemente i produttori e che ha imposto a molti di abbandonare le coltivazioni. A questo deve aggiungersi la commercializzazione di agrumi provenienti da altri paesi a costi bassissimi e con nessun controllo sulla loro corretta produzione.La crisi del Porto di Gioia Tauro è su tutti i giornali ed i sindacati sono mesi che stanno conducendo una dura battaglia per salvare circa 400 posti di lavoro. Ma, il vero problema che nessuno vuole affrontare è quello relativo alla nuova programmazione dell’utilizzo dell’area portuale. Nel passato si sono commessi moltissimi errori e si è persa la possibilità di rendere il Porto quel volano di sviluppo per tutta la Calabria che molti declinavano. Le errate scelte politiche del tempo e la evidente debolezza della classe politica calabrese hanno impedito azioni concrete e corrette ed oggi il problema non è cambiato. La mediocrità esistente non permette assolutamente di avanzare e sostenere delle iniziative vere a favore del territorio. Con la evidente conseguenza che anche le residue speranze di alcuni interventi potrebbero essere spazzate via.Tra i cittadini vi è una tensione pesantissima per quello che sta succedendo ed, in particolare, per aver sempre subito delle decisioni calate dall’alto e senza alcuna partecipazione sia della comunità che della stessa Amministrazione Regionale. Elemento quest’ultimo gravissimo e che, spesso, obbliga i cittadini a subire i provvedimenti emessi in danno della comunità senza nulla sapere e senza aver, allo stato, una difesa alcuna difesa del territorio e dei cittadini calabresi da parte degli eletti. La disoccupazione è lampante, la crisi dell’agricoltura è evidente, il fallimento del Porto è sotto gli occhi di tutti, l’invasione dei migranti continua e forse bisognerà aprire un altro campo tenda, le malattie stanno emergendo lentamente, la povertà è sempre maggiore.Cosa deve fare un povero padre di famiglia senza lavoro a Rosarno e dintorni? Consegnarsi alla ‘ndrangheta o chiedere che sulla questione si aprano i riflettori della informazione e le Istituzioni facciano il loro dovere fino in fondo? E’ in diritto del cittadino avere le condizioni minime per poter vivere dignitosamente e poter portare a casa il pane per sfamare i propri figli? Certamente sono diritti garantiti dalla Costituzione che, però, oggi non esistono più nel nostro territorio.Le Amministrazione locali e quella regionale che sono il primo presidio dello Stato nel territorio non possono voltarsi dall’altra parte e fare finta di non vedere o sentire. Certo i margini di intervento immediato sono stretti, ma, una programmazione adeguata, sicuramente, potrebbe alleviare questa situazione disastrosa.Lei signor Presidente che rappresenta tutti i calabresi ha il dovere di ascoltare e segnalare, con forza la reale situazione delle comunità sia per un intervento decisorio nel campo della programmazione e sia, comunque, per chiedere interventi corretti ed anche straordinari, se necessario, a chi di competenza.Il silenzio non porta a nulla e, spesso, rischia di creare situazioni incresciose ove a pagare sono sempre i più deboli.Tali condizioni sono veramente molto pesanti e potrebbero anche far scaturire reazioni incontrollabili e, quindi, appare opportuno e conducente che il problema venga affrontato anche ascoltando le comunità locali, in modo tale da raccogliere anche le riflessioni dei propri cittadini ed assumere, comunque, tutti quei provvedimenti sostenibili e riconosciuti dalla legge.La Calabria ha un plafond di circa 2 miliardi di euro nel settore dell’agricoltura sino al 2120 che devono essere utilizzati.Signor Presidente, non possiamo permetterci il lusso di restituire tali somme, come è avvenuto spesso nel passato.Le chiediamo, quindi, di voler fissare, cortesemente, un incontro e ricevere una delegazione anche di agricoltori ed associazioni della Piana di Rosarno per ragionare assieme sulle misure che si possono intraprendere in favore dei produttori e della corretta e legale agricoltura.

 

In attesa, nel ringraziare, si porgono i migliori saluti.

Lì, 21.02.2017.

F/to: (Giacomo Francesco Saccomanno) (Vincenzo Cusato) (Alex Gioffrè) (Giusy Zungri)