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“Vissi d’arte. La vita di Giacomo Puccini” al teatro della Marinella di Palmi

Sul palco la soprano Marianna Cappellani, il tenore Angelo Villari, il pianista Ninni Spina e l’attore Bruno Torrisi

Un intenso omaggio alla vita e alla musica di uno dei più rappresentativi operisti della storia musicale è stato reso dalla soprano Marianna Cappellani, dal tenore Angelo Villari, dal pianista Ninni Spina e dall’attore Bruno Torrisi, in occasione dello spettacolo “Vissi d’arte. La vita di Giacomo Puccini”, nella suggestiva cornice del teatro della Marinella, località Motta di Palmi.
Prosegue così il ciclo “PalmiDanzaEstate” nell’ambito della rassegna “Synergia 46”, promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce di Palmi, presieduta da Antonio Gargano, giunta come suggerisce la denominazione alla 46^edizione e cofinanziata dall’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali della Regione Calabria.
La narrazione della vita del grande compositore Giacomo Puccini è stata affidata alle sue aree più celebri: dalla “Turandot” (Non piangere Liù) e “Manon” (In quelle trine morbide, Donna non vidi mai, intermezzo) fino alla “Bohème” (Si, mi chiamano Mimì, O soave fanciulla) e alla “Tosca” (E lucean le stelle, Vissi d’arte) passando per l’intermezzo di “Suor Angelica” e della “Cavalleria Rusticana” e culminando in “Madama Butterfly” (Un bel dì vedremo, Addio fiorito asil, Coro a bocca chiusa, Tu? Tu? Piccolo addio).
«Puccini esige una spigolatura vocale molto accentuata. Le orchestrazioni pucciniane sono, per questo, abbastanza intense come le sue scritture e richiedono una certa tecnica per sorreggere i ruoli molto forti da lui concepiti», ha commentato il tenore Angelo Villari.
«Interpretare il grande Puccini suscita in me sempre una forte emozione. La passione con cui ha vissuto la sua esistenza pervade ogni nota e chi a lui si accosta ha il privilegio di lasciarsi travolgere da quella stessa energia e libertà di

espressione. È un’esperienza davvero molto intensa», ha commentato la soprano Marianna Cappellani.
Uno spettacolo nato poco prima del Covid, concepito per contesti raccolti e al chiuso, che ha brillantemente sfidato l’ambiente aperto della teatro alla Marinella di Palmi, coniugando il fascino della lirica con la suggestione della luna sorta dal retro della montagna. Lo spettacolo continuerà a viaggiare e tra le prospettive, il prestigioso Mascagni Festival di Livorno.
«I testi dello spettacolo sono stati scritti a quattro mani con Riccardo Viagrande, grande storico di musica lirica. È, comunque, un lavoro sempre aperto che ci piacerebbe estendere anche alla dimensione visiva, arricchendo il racconto con delle diapositive e delle fotografie», ha spiegato l’attore Bruno Torrisi.
«La portata universale della musica pucciniana assorbe letteralmente il musicista in un vortice emotivo. Si cammina sul filo sottile della commozione che non deve travolgere l’interpretazione e l’esecuzione. Dunque ogni spettacolo è particolarmente intenso», ha sottolineato il pianista Ninni Spina.
Seguiranno, nello stesso ciclo, sempre alle 21:45 al teatro della Marinella di Palmi, l’omaggio alla canzone napoletana con l’Archetipo Ensamble ne “Sò sempe parole d’ammore” (25 agosto), il Gran Gala della Danza, un tributo ai più grandi balletti del repertorio classico e neoclassico attraverso “Pas de deux” e “Variazioni”, a cura della compagnia Almatanz diretta da Luigi Martelletta (27 agosto) e il flamenco della compagnia Algeciras che si esibirà nello spettacolo “De vez en cuando” (3 settembre).

Palmi, 20 agosto 2021