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Associazione Le Muse: la referente di storia del teatro e del cinema Titti Strano Polimeni nel novero dei poeti del nuovo millennio

L’associazione culturale Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere, inizia a riprendere il dialogo culturale con la città di Reggio ed il suo territorio e, mentre organizza una nuova programmazione per l’Estate 2021 che animerà il “Cortile delle Muse” in sinergia con le sue forze intellettuali, partecipa e pone all’attenzione la crescita intellettuale e professionale di una componente del consiglio direttivo. Il presidente Livoti così annuncia la prestigiosa notizia attinente l’inserimento nel novero dei poeti del nuovo millennio, della referente Muse di Storia del Teatro e del Cinema, prof.ssa Titti Strano Polimeni presente nel direttivo dallo scorso mese di settembre per il biennio 2020/2022. La Strano anche past president Fidapa, già docente al Liceo classico “Campanella” e non nuova a studi e pubblicazioni di psicologia, psicoanalisi, pedagogia, da sempre ha sottolineato nella sua attività lavorativa, la necessità di valorizzare la lingua italiana e di preservarla da contaminazioni con altri idiomi e soprattutto dal linguaggio dei social, avendo consapevolezza di quanto prezioso sia il nostro patrimonio letterario. Il presidente Livoti ricorda come la prof.ssa è stata inserita in questa raccolta con ben 15 componimenti che attestano quel filo conduttore e quella vis creativa che accompagna la Strano dai suoi anni giovanili e, come l’animus della stessa, sia utile a chiarire il rapporto continuo tra le fasi della vita e la stagionalità degli eventi che stravolgono tutto e tutti. Un itinerario tra Notturno, Nostos, Ricerca, La danza della vita, Fiori di carta, La Parola, Scogli, Funamboli, Trasparenze, l’Inganno, Raggio di Sole, Fierezza, titoli che diventeranno traccia e poesia visiva con gli artisti de Le Muse. Attuale, nonostante la classicità del linguaggio, la composizione dedicata al Covid in cui si intravede con un linguaggio asciutto ed essenziale, l’ansia del tempo attuale, quella umanità che giace ora come ora “vinta ed abbandonata allo sgomento”. Ed ancora, lo spettacolo alchemico del Mediterraneo ricordando Ulisse ed il suo viaggio, che diviene ora, favola onirica in cui Omero è traccia e presenza di mitografie che la poetessa fa tacere rendendo tutto metafisico. Un sentimento del tempo quello espresso dunque nella raccolta “Vinessa” insieme ad altrettante voci poetiche italiane e che lascia scoprire, una nuova voce poetica, Titti Strano Polimeni di origini anche siciliane che indaga nelle trame della memoria, i ricordi degli amori, nell’esaltazione che – incanta ed affabula-. Un testo questo che verrà anche presentato nella nuova programmazione Muse, sarà parte integrante dei Laboratori di Lettura previsti nei prossimi mesi, oltre ad essere l’inizio per approfondire i nuovi aspetti della poesia per gli autori calabresi contemporanei.