Mala Civitas, Tucci (M5s): “Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca”

«In Calabria secondo i dati dell’osservatorio statistico dell’Inps, aggiornati ad aprile 2020, sono 177 mila le persone che beneficiano del reddito di cittadinanza, vale a dire 69 mila nuclei familiari che percepiscono un importo medio mensile di 539 euro, tralasciando qui il dato delle pensioni di cittadinanza. È di stamattina la notizia di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Reggio Calabria “Mala civitas” che ha portato alla scoperta di 101 beneficiari, gravati da problemi giudiziari, che non avevano diritto al sostegno dello Stato per aver presentato autocertificazioni false e omissive all’Inps. Ringraziando le Fiamme Gialle per la meritoria opera di controllo sorge spontanea una domanda: l’aver appreso dell’esistenza di una ristretta cerchia di fruitori illegittimi del sussidio autorizza forse una certa parte politica a denigrare lo strumento del reddito di cittadinanza? I numeri sembrano suggerire di no. Solo 101 famiglie su una platea di 69 mila, ossia lo 0,14 per cento di nuclei familiari ha ottenuto indebitamente il sussidio. Un’esigua minoranza, un’inezia».

Così in una nota, il deputato del Movimento 5 stelle Riccardo Tucci, che continua: «E se anche, malauguratamente, si dovessero scoprire nuove sacche di percettori illegittimi del sostegno parleremmo comunque di numeri insignificanti rispetto alla vastità degli aventi diritto. D’altronde il malcostume dei falsi invalidi non ha portato, negli anni, a mettere in discussione le pensioni di invalidità. Dunque è saggio in questo caso non buttare il bambino con l’acqua sporca. Fermo restando che per le somme indebitamente percepite si procederà al recupero degli accrediti da parte dello Stato».
«L’importanza di una misura come il Reddito di cittadinanza la si è vista nel corso di questi ultimi mesi in piena emergenza Covid-19. Se la crisi sanitaria e il conseguente lockdown non hanno innescato una bomba sociale con milioni di famiglie lasciate sul lastrico e alla fame è grazie anche all’esistenza di una misura di welfare innovativa come il reddito di cittadinanza. Il sussidio statale ha aiutato milioni di famiglie italiane a vivere con meno patemi d’animo e con dignità il momento drammatico che stiamo attraversando, tant’è che ora si sta pensando di mutuare la misura con il cosiddetto reddito di emergenza», ha concluso.