Rosarno, incomprensibile il silenzio sul Parco archeologico di Medma

Pur se ripetutamente affrontato, il problema della gestione del Parco archeologico di Medma non ha, ancora, avuto esiti positivi. Questo rimane in parte incolto, nella zona di proprietà della Soprintendenza, con erba e rovi che cominciano a farsi vedere con manifesta evidenza. Nel contempo, lo stesso non pare che possa essere utilizzato a breve. Una struttura di interesse nazionale ed internazionale che rimane chiusa e senza possibilità di essere visitata. La Lega più volte ha chiesto che venisse concesso provvisoriamente alla Scuola Agraria che è la proprietaria dell’altra metà e che, allo stato, mantiene la zona del parco di appartenenza in ottime condizioni. Ma, sul punto, un incomprensibile silenzio! Pur dinnanzi alle promesse -ottobre 2014- di un pronto collaudo finale dei lavori di ristrutturazione, finanziati dalla Provincia di Reggio Calabria sin dal 2014, per un importo di circa un milione e 100 mila euro, non si alcuna notizia di ciò. Nel frattempo, le suddette opere risultano già aggredite dal tempo e dai rovi! Una situazione che va sempre maggiormente peggiorando e che potrebbe, in vista della stagione primaverile ed estiva, creare danni rilevatissimi come è avvenuto nel passato con incendi devastanti. Una certa responsabilità per chi non procede con diligenza e correttezza, specialmente allorquando passano gli anni senza risposte o iniziative reali. A quanto si vocifera il collaudo non è certamente vicino e, quindi, si rischia che possano passare ancora molti anni. Non si comprende cosa si possa accertare e verificare a distanza di molto tempo e con opere abbandonate, ma certamente appare di estrema urgenza che, quanto meno, il parco abbia una manutenzione ordinaria. E risulta ingiustificabile una possibile mancata convenzione, anche del tutto provvisoria e gratuita, con la Scuola Agraria che è proprietaria di una buona metà del parco. Un’operazione semplice tra soggetti pubblici, senza alcun interesse, se non quello di evitare che la struttura possa incorrere ancora in danni irreparabili e che consentirebbe anche una apertura senza alcun costo. E’ speranza di tutti che sulla questione vi sia una serena riflessione e che, con imparzialità e efficienza, si possa procedere celermente alla redazione e sottoscrizione di una convenzione che consenta, fino al collaudo, una gestione corretta del parco ed un utilizzo dello stesso nell’interesse della cittadinanza e degli studiosi ed amanti dell’antica Medma.
Lì, 12 marzo 2020.
Giacomo Francesco Saccomanno – Capogruppo Consiliare della Lega di Rosarno