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“Uguaglianza territoriale”. Con questo inciso è partito da Rizziconi il cammino nel mondo politico-culturale del “Movimento 24 agosto Equità territoriale”.

I principi e i valori a cui il sodalizio si inspira sono quelli della Costituzione Repubblicana e della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Il Circolo della Piana del Tauro, è stato intitolato a “Domenico Luppino”,ex sindaco di Sinopoli, che per difendere la legalità si era ribellato alla ‘ndrangheta,subendo oltre 300 attentati di ogni genere, morto a Firenze poco tempo fa.
Il movimento, fondato da Pino Aprile, scrittore e giornalista, ha lo scopo di riportare al centro del dibattito politico l’equa distribuzione delle risorse tra i vari territori, al fine di eliminare le disuguaglianze ed offrire pari opportunità a tutti i cittadini.
Ieri sera in un agriturismo-masseria di Rizziconi, il tema dibattuto è stato “Il ruolo della Piana di Gioia Tauro nell’ottica di sviluppo della Calabria”. Ha aperto i lavori Umberto Anile, referente del circolo della Piana che ha presentato il movimento in tour per la Calabria, prospettando appuntamenti, iniziative, tavoli e dibattiti, nell’ambito del programma “Equiestate” che racchiude anche lo spettacolo teatrale “Terroni” di Pino Aprile portato in scena dall’attore calabrese Roberto D’Alessandro.
A seguire si sono succeduti gli interventi di Francesco Intrieri, responsabile della segreteria politica regionale del movimento; Paolo Mandoliti, componente del comitato nazionale del movimento, nonché referente regionale; Vincenzo Gullo, universitario, tesserato del gruppo giovani ;Maria Stella Morabito, componente della segreteria politica regionale e Pino Aprile che ha chiuso i lavori.
Dagli interventi è emersa la volontà di compiere un processo che porti alla riscoperta di valori storico-culturali e allo stesso tempo pretendere un’allocazione di risorse, per combattere contro la più grande ingiustizia italiana che è l’annosa questione meridionale, senza servizi, infrastrutture ed investiture e costruire, invece, un nuovo modello imprenditoriale di sviluppo, guardando con particolare interesse alle potenzialità che può offrire il porto di Gioia Tauro.
Ha infinitamente emozionato la testimonianza di Sara Scarpulla, mamma di Matteo Vinci, il 42enne di Limbadi, ucciso con un’autobomba piazzata sotto la sua automobile nell’aprile del 2018, per non essersi piegato alla violenza mafiosa.
Alla moglie di Domenico Luppino, Caterina, è stata consegnata una targa ricordo”. Luppino, è un eroe silenzioso, un combattente della resistenza, che ha lottato per spezzare le catene della ‘ndrangheta per la libertà della sua terra”.
Presenti, inoltre: Michele Tripodi, coordinatore piattaforma generazionale del movimento, Gaetano Saffioti, collaboratore di giustizia di Palmi, il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia e numerosi simpatizzanti.
Caterina Sorbara