Cinquefrondi, presentato il libro di Filomena Drago la collina incantata

E’ stato presentato ieri pomeriggio a Cinquefrondi l’ultimo lavoro di Filomena Drago, psicologa psicoterapeuta siciliana che vive a Gioiosa Jonica, dal titolo:” La collina incantata”.
L’evento è stato fortemente e organizzato dall’Associazione Progetto Donna, presieduta da Franca Ieranò.
Filomena Drago ha pubblicato il suo primo romanzo di nome Viola, storia di rinascita al femminile, mentre nel 2017 ha pubblicato “Diario da una finestra sul mare”.
Con “La collina incantata” si rinnova il messaggio della bellezza e delle emozioni che rendono intensa e cara la vita.
“Abbiamo voluto ancora una volta-ha affermato la Professoressa Ierano’-la Dottoressa Drago per proseguire il discorso che lega ognuno di noi al mondo delle fiabe.
La fiaba come elemento di emozioni per grandi e bambini, ma anche per veicolare, come avviene nella “Collina incantata” dei messaggi positivi, come quello della difesa dell’ambiente, dell’importanza dell’ascolto, della difesa e della valorizzazione della diversità”.
“Il mio inizio-ha affermato l’autrice- è stato con le fiabe perché ho voluto rendere omaggio alle mie nonne che, sugli scalini del paese, mi raccontavano le storie, alcune vere ,alcune inventate, che hanno nutrito la mia anima di bambina.
Un libro dedicato a tutte le bambine e i bambini del mondo e diffuso anche nelle scuole”.
“E’ stato importante-ha proseguito la Drago-che questo libro sia stato adottato come libro di testo in alcune scuole e i ragazzi, nei nostri incontri, hanno voluto leggere le loro fiabe che faranno parte di una raccolta a fine anno scolastico.
La fiaba si deve sentire con la pancia così come avveniva quando ci veniva raccontata dai nostri nonni che hanno rappresentato un punto di riferimento per la nostra crescita”.
La Professoressa Francesca Cannata è stata invitata a leggere alcune pagine di un libro di fiabe calabresi.
Infine, su sollecitazione della Professoressa Ieranò, l’autrice ha raccontato la Fiaba di Giorgio e il Drago che rappresenta un inno all’ascolto, alla diversità e alla pace.
Caterina Sorbara