Gioia tauro, convegno sul Codice Carratelli

Un tuffo nel passato, un suggestivo viaggio nella storia.
L’occasione è stata offerta dal “Codice Caratelli”, un manoscritto originale, risalente alla fine del XVI secolo e composto da 99 acquerelli che raffigurano molte fortificazioni costiere che caratterizzano il paesaggio della Calabria Ultra.
Un documento prezioso per la sua importanza storica e topografica e anche perché, probabilmente, rappresenta la più antica iconografia di cui può disporre la storiografia calabrese per il territorio costiero.
Un incontro ed una mostra d’arte di grande spessore culturale, che hanno consentito di approfondire una parte della storia dell’antica Gioja, purtroppo da molti sconosciuta, mettendo in evidenza, altresì, le relazioni ed i collegamenti della città con tutto il sistema di fortificazioni costiere che il caratterizzavano territorio della Provincia di Calabria Ultra del Regno di Napoli.
L’incontro si è tenuto sabato scorso a Gioia Tauro nella storica Sala “Le Cisterne”.
Dopo i saluti di Aldo Alessio sindaco della città e di Carmen Moliterno Assessore alla Cultura; hanno relazionato Edoardo Macino che si è soffermato su “Il sistema di difesa del Golfo di Gioja e la torre perduta”, Carmelo Raco che ha affrontato il tema: ”La torre cavallara di Gioja del Codice e nel disegno di Thomas Brabazon” .
Infine Domenico Carratelli ha raccontato a grandi linee il Codice Romano Carratelli.
Numeroso il pubblico presente, tra cui autorità religiose, civili e militari.
Caterina Sorbara