Gioia Tauro, due appuntamenti dedicati all’ambiente e al Mare

Qualche giorno fa a Gioia Tauro la Delegazione della Lega Navale Italiana di Gioia Tauro presieduta dalla prof.ssa Miriam Costa, in collaborazione con il Rotary Club di Palmi, presieduto dall’avv. Ferdinando Perelli e con l’Istituto Comprensivo “Paolo VI-Campanella” della città diretto dal prof. Vincenzo La Valva; ha dedicato all’ambiente e al mare due importanti appuntamenti contenuti sotto il significativo titolo:Tutti.insieme@aiutamothalassa..
Una lettera rivolta a tutti in difesa dell’ambiente, in particolare per portare all’attenzione il problema dell’inquinamento marino e costiero.
Il primo appuntamento si è tenuto la mattina nella storica location delle “Cisterne” ed ha visto protagonisti gli allievi dell’Istituto Comprensivo Paolo VI-Campanella che, coadiuvati dai docenti hanno realizzato una mostra fotografica- pittorica- espressiva inerente l’inquinamento del mare.
Inoltre un gruppo di alunni ha messo in scena il celebre “Mito di Oreste”,facendo però capire che a causa dell’inquinamento le acque del Petrace hanno perso il potere originario di far guarire dalla pazzia.
Nel corso dell’evento sono state consegnate due targhe ricordo: una al prof. Vincenzo La Valva per la collaborazione e la sensibilità dimostrata, e un’altra all’alunno Lugi Bagalà per il successo riportato al concorso nazionale ”Leonardo 500: il genio, la natura, l’acqua, il mare”.
Il secondo appuntamento, tenutosi di pomeriggio, ha visto come protagonista Domenico Nunnari con la presentazione del libro “Destino Mediterraneo. Solo il mare nostro ci salverà” .
Il libro, edito da Rubbettino Editore, parla del Mediterraneo, che è un “enigma meraviglioso”.
Mare di viaggi avventurosi, teatro delle più grandi battaglie navali della storia e di conflitti religiosi insanabili, dimora comune di ebrei cristiani e musulmani, culla di Omero.
Mare interno, lo chiamavano i Greci, e nostro i Romani. È un pezzo di mondo dove tutto è accaduto, e tutto accade: nascita del pensiero greco e della cultura araba, mescolanze di civiltà, popoli e tradizioni.
Nunnari racconta il Grande Mare delle tre religioni monoteiste, degli scambi, dei commerci, delle bellezze del paesaggio e della natura, dei misteri, delle leggende, delle scorrerie piratesche e delle migrazioni bibliche.
Riflette a lungo sull’Italia, che nel Mediterraneo è interamente immersa, col suo Sud, avanguardia occidentale verso Medioriente e Africa del Nord, e ponte di collegamento dell’Europa.
Nonostante tutte le contraddizioni, i ritardi sulla modernità, le incessanti correnti migratorie, e i focolai di guerra, il nostro mare – sostiene l’autore – è il posto giusto per riscoprire la cultura d’origine dell’Occidente e lo spirito europeo: “Mediterraneo non è solo una nozione geografica, ma un vecchio nome, che si porta dietro la storia di tre continenti e di tre insiemi di civiltà; un patrimonio culturale che, in un futuro che si presenta pieno d’incognite, nel mondo che naviga senza bussola, smarrito, impaurito, e rinchiuso nei suoi falsi valori ingannatori, rappresenta l’eredità che ci può salvare”.
Ha moderato l’evento la dott.ssa Tiziana Scarcella.
Di grande spessore sono stati gli interventi che si sono succeduti nel corso degli appuntamenti.
La prof.ssa Miriam Costa, ha sottolineato il ruolo delle imbarcazioni nel corso della storia.
Apprendere l’arte del navigare ha permesso che il Mediterraneo diventasse luogo nel quale i confini territoriali venissero superati.
Luogo ideale per intrecciare scambi economici e culturali, ma anche campo di battaglia, atto a sancire, con la forza, l’egemonia di un popolo sull’altro.
La prof.ssa Costa si è anche soffermata sul problema dell’inquinamento marino e costiero, sottolineando che è necessario intervenire subito per sanare la situazione.
L’avv. Ferdinando Perelli, ha delineato la situazione nella quale si trova il mar Mediterraneo nell’attuale quadro geopolitico, non più luogo di scambi culturali e commerciali con i popoli che in esso si affacciano, ma frontiera dalla quale difendersi; la recente chiusura dei porti, nel plauso e con il consenso, purtroppo generalizzati, ne è la plastica rappresentazione.
L’avv. Perelli ha quindi rimarcato l’attuale stato di marginalizzazione, da parte della politica, del ruolo del porto di Gioia Tauro, vera potenziale porta d’Europa nei commerci marittimi.
Il prof. Vincenzo La Valva si è soffermato sul ruolo della scuola nell’educazione degli alunni al rispetto dell’ambiente, mentre il Prefetto Antonio Reppucci, dopo aver lodato l’iniziativa, ha rimarcato l’importanza dell’educazione ambientale e il ruolo del mar Mediterraneo.
Numeroso il pubblico presente, tra cui molti rappresentati delle associazioni presenti sul territorio, il comandante della Capitaneria di Porto C. F. Giampiero Carbonara( evento mattina) e il capitano dei carabinieri Gabriele Lombardo (evento pomeriggio).
Caterina Sorbara