Nota Stampa, Rinascimento Gioiese

Anna Luana Tallarita, filosofa antropologa, artista eclettica figlia della magnagrecia calabra per arti e concrete visioni, promette di continuare a contribuire alla causa pro Gioia Tauro e senza necessità di passerelle. Senza candidature di provocazione. Quelle che queste elezioni ci hanno presentato senza sottrazione di colpi. Con il Movimento Rinascimento Gioiese i giovani intellettuali liberi che vi partecipano, punta al movimento ampio e nazionale. Comunica la Tallarita : Mi preme dire che per quanto riguarda la Consulta delle associazioni anche noi saremo presenti sia con Rinascimento Gioiese sia con Jazzitude per l’arte e la cultura ci dispiace non essere stati invitati da nessuno nonostante l’idea della consulta delle associazioni sia stata proprio la nostra ci sono i gli articoli dei giornali a comprovare con la loro uscita l’invito che avevamo fatto tutte le associazioni per trovarci lo scorso novembre. Comunque cercheremo noi di aprire il dialogo e ci faremo presenti all’interno della consulta lasciano cadere la polemica.Quello che si fa è lavorare in silenzio ma senza sosta. Senza avallare quel silenzio privo di risposte a cui lo stato ha relegato i cittadini tutti di Gioia Tauro, anziché saltellare da un partito all’altro come molti, mantiene chiaro il suo dovere di cittadino, votando, si, ma coerentemente ai suoi valori e non presentandosi né col movimento civico né con altre formazioni che l’hanno invitata nelle liste, fino a che la vera democrazia non sia ripristinata e i cittadini di Gioia Tauro finalmente sappiano perché la precedente giunta sia stata sciolta e il comune per l’ennesima volta commissariato e chi è quanti siano o meno candidabili. Molti hanno chiesto il perché della scelta di non candidarsi e la Tallarita ha sottolineato nella sua risposta i motivi legati al rispetto dei valori della democrazia, in una città dove l’agibilità democratica non è stata garantita e che ancora attende risposte. Lei che il dialogo trasversale alla società sa come metterlo in atto, che ama la politica e i cittadini tutti e sa come dialogare con gli enti pubblici e col mondo intellettuale internazionale, che sa quando tacere e quando osare. Senza usare la città e il voto per quei personalismi che rafforzano l’ ‘Io’ anziché quel ‘Noi’ a base del vero fatto politico.