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Palmi, Convegno: “La Calabria Fra Criminalità E Misure Antimafia

“La Calabria Fra Criminalità E Misure Antimafia. Testimonianze E Proposte Per Il 1° Rapporto Regionale” è il tema del convegno promosso dal sindaco di Roghudi PierPaolo Zavettieri socio fondatore di “Mezzogiorno in Movimento; che si è svolto martedì 1 ottobre a Palmi nella raffinata location del Grand Hotel Stella Maris.
L’evento è stato introdotto e moderato da PierPaolo Zavettieri che, subito dopo i saluti istituzionali, ha tracciato a grandi linee quanto avvenuto dal punto di vista dell’applicazione normativa negli ultimi anni, soffermandosi sui numerosi scioglimenti dei Consigli Comunali ed interdittive antimafia che hanno contributo a cancellare un intero tessuto sociale.
Continuando Zavettieri, ha parlato della proposta di legge per la modifica della norma sugli scioglimenti che, il Movimento ha presentato nel 2018 ed anche alla proposta di avviare un monitoraggio, sulle gestioni commissariali al fine di stabilire quanto abbiano prodotto in termini di ripristino della legalità nei territori e di crescita sociale.
Subito dopo Andrea Cuzzocrea Presidente DGL Mezzogiorno In Movimento si è soffermato sugli aspetti statistici e sui negativi risvolti sociali derivanti dalle molte interdittive antimafia.
A seguire si sono succeduti gli interventi di : Caterina Girasole già sindaco di Isola Capo Rizzuto; Paolo Mascaro già sindaco di Lamezia Terme; Pino Morello già sindaco di Limbadi; Giovanni Papasso già sindaco di Casano Allo Jonio e Domenico Vestito già sindaco di Marina di Gioiosa.
Tutti i relatori hanno tracciato i punti salienti delle loro esperienze amministrative.
Emozionante il racconto di Carolina Girasole che, ha parlato dell’ amore per la sua terra.
Amore che ha determinato la sua scelta di scendere in politica, portandola a candidarsi e diventare sindaco.
Il suo amore e l’impegno profuso sono però stati ripagati con un’inchiesta che l’ha fatta finire agli arresti e ad essere abbandonata da tutti.
Alla fine però la giustizia è trionfata ed è stata assolta da tutte le accuse.
Paolo Mascaro, ha usato parole dure nei confronti delle gestioni prefettizie e dell’intero sistema burocratico.
Giovanni Papasso ha evidenziato l’aspetto umano inerente a queste vicende, soprattutto quando ad essere colpite sono persone di elevata moralità e amministratori integerrimi.
Papasso ha poi evidenziato alcuni errori paradossali commessi dalla commissione d’accesso nell’esaminare gli atti dell’ente, addirittura anche uno scambio di persona.
Errori che hanno determinato lo scioglimento.
Infine Domenico Vestito, nel raccontare la sua vicenda, ha poi provocatoriamente affermato che per il principio con il quale si vuole sostenere che da noi tutto è mafia andrebbero “sciolte” per infiltrazione mafiosa tutte le altre componenti dello Stato: le forze dell’ordine, la magistratura, e tanti atri.
“Adesso capisco perché le migliori personalità delle comunità stanno alla larga della cosa pubblica”.
Molti ed incisivi sono stati gli interventi da parte del numeroso pubblico presente, tra cui tantissimi amministratori e il consigliere metropolitano Eduardo Lamberti Castronuovo.
Caterina Sorbara