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Palmi, ProSalus: Denuncia per i ritardi relativi alla costruzione del nuovo Ospedale

Palmi, 06 Gennaio 2021Egr. Sig. Commissario ad Acta Sanità Regione Calabria–Dott. Luigi Longop.c.Egr. Sig. Sindaco Di Palmi-Avv. Giuseppe RanuccioAlla Loro personale attenzioneVia PEC.OGGETTO: ATTO DI DENUNCIA PER GLI INACCETABILI RITARDI E PLURIME VIOLAZIONI DI LEGGE RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DEL N.O.P (NUOVO OSPEDALE DELLA PIANA DI GIOIA TAURO CON SEDE IN PALMI ) Egregio Dottore,E’ fatto notorio che la realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro con sede in Palmi (N.O.P.) è caratterizzata da abnorme ed inaccettabile ritardo. Sono infatti trascorsi più di tredici annidall’Accordo di Programma Stato/Regione Calabria che prevedeva tale struttura,unitamente al suo finanziamento, senza che ancora siano in vista né la consegna dei lavori né l’apertura del cantiere. Al riguardo si espone quanto segue.1) IL PROCEDIMENTO FINO ALLA DATA ODIERNAIl N.O.P. è stato previsto e finanziato unitamente ad altri tre ospedali (Sibaritide, Vibo e Catanzaro) dall’Accordo di programma 7 dicembre 2007 tra Stato e Regione Calabria. Il DPCM 11.12.2007 collegato all’Accordo di Programma dichiarava formalmente tali strutture come “opere di somma urgenza per far fronte allo stato di emergenza socio-economico-sanitaria nella Regione Calabria” 1.1. –Dal bando di gara alla indizione Conferenza dei serviziIl bando di gara per il N.O.P. è stato pubblicato soltanto in data 1.8.2011e cioè tre anni e sette mesidopo l’Accordo di Programma.
“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia S. Condello 2–89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016www.prosaluspalmi.itPer la definizione della gara e l’aggiudicazione del contratto si è dovuto attendere l’ 8.5.2015cioè oltre 3 anni e 9 mesidal bando portando così il tempo complessivo ad oltre 7 annie 5 mesidall’Accordo di Programma.Altri 3 anni e 5 mesisono passati per la presentazione del progetto definitivo e contestuale indizione della Conferenza dei Servizi in data 8.11.2018.Ne discende che dall’Accordo di Programma alla sola presentazione del progetto definitivosono trascorsi ben 10 anni e 11 mesi. Un tempo infinito ed inaccettabile sotto ogni profilo.1.2 –Dalla indizione della Conferenza dei Servizi (8.11.2018) ad oggi Ma non è finita. Da allora ad oggi c’è un ulteriore stillicidio di inerzie e ritardi che si aggiungono in modo esasperante a quelli già abnormi della fase precedente. Ci riferiamo ai seguenti fatti.—c’è voluto oltre un annoper approfondimenti di natura geognosticache hanno richiesto un adempimento di soli quattro giorni.—per la rimozione dal terreno ospedaliero di tuboli di terracotta per irrigazione, dichiarati di valore culturale/archeologico dalla Sovrintendenza ai beni architettonici in sede di conferenza dei servizi in data 17.1.2019, sono trascorsi già due anni e non c’è stato ancora l’adempimento. Tali lavori sono stati infatti assegnati dal R.U.P soltanto in data 18.6.2020 cioè un anno e cinque mesi dopo dalla richiesta,nonostante si trattasse di un contratto per valore e complessità ampiamente sotto soglia europea e perciò con procedura semplificata. Di conseguenza ad oggi (gennaio 2021) , nonostante i lavori siano stati svolti in un periodo effettivo non superiore a tre mesi, la conferenza dei servizi risulta ancora sospesa con conseguente pregiudizio delle successive fasi del procedimento.—per la rimozione delle interferenze elettriche(due tralicci ex Enel oggi Terna ), già note ab immemore, il RUP, nonostante lo studio di fattibilità fosse stato presentato il 20.07.2017da parte di Terna,ha atteso il 22.10.2020(cioè oltre tre anni) per convenzionarsi con tale ente prevedendo un ulteriore anno di tempo per l’esecuzione. Ne consegue che il terreno non sarà libero dalle interferenze prima del novembre 2021 (ad essere ottimisti) per unadempimento noto fin dal progetto preliminare del 2011.Ne consegue ancora che il tempo complessivo fin qui trascorso dall’accordo di programma e dal relativo finanziamento è stato fino ad oggi pari ad oltre 13 anni(7 dicembre 2007 –7 dicembre 2020)più i giorni successivi fino alla data odierna.2) PROSPETTIVE PESSIME SE NON SI INTERVIENE SUBITOQuanto descritto al punto 1 di questa nota rappresenta oggettivamente una palese incapacitàtecnico –amministrativadell’Amministrazione Regionale e soggettivamente del R.U.P cui è stato
“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia S. Condello 2–89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016www.prosaluspalmi.itaffidato il procedimento. Per inciso va detto che l’attuale R.U.P. svolge questo incarico fin dal 7.10.2013.Ad oggi, cioè dopo oltre tredici anni dall’Accordo di Programma che definivaformalmente l’Ospedale quale opera di “somma urgenza”,non risulta conclusa la conferenzadei servizi indetta l’08.11.2018, nonostante tale strumento giuridico sia definito dalla legge 241/90 di semplificazione ed accelerazione.Sempre ad oggi deve esser ancora predisposto il progetto esecutivo.Inoltre i due progetti, definitivo ed esecutivo, devono essere verificati/validatiai sensi del D.Lgs 163/2006 e successivi aggiornamenti dalla Ditta Conteco incaricata allo scopo il 13.09.2016Decreto 10722) cioè oltre quattro anni fa.Ci vorrà ancora un anno per la rimozione dei tralicciné sono noti altri eventuali impedimenti alla consegna dei lavori e all’apertura del cantiere.Va chiarito, a scanso di equivoci e di eventuali obiezioni alla superiore disamina, che Il complessivo ritardo fin qui accumulato non ha alcuna giustificazione neppure parziale. Non può essere tale un periodo di indagine antimafia sulla Ditta Tecnis e associati che, comunque, ha avuto esito favorevole per la ditta dopo sei mesi dall’interdittiva (2016). Né può avere giustificazione per il ritardo la crisi finanziaria della Ditta Tecnis (2017) perché l’adempimento connesso a quel periodo era la progettazione definitiva che è stata comunque fatta con spese anticipate dalla Regione. Tali spese saranno comunque scontate dal quadro economico.Alla ditta Tecnis è comunque subentrata la ditta D’Agostino con contratto in data 30.10.2019. Non si vede perché non si comincino a svolgere quanto meno i lavori di movimento terra ed altre opere propedeutiche per preparare il terreno fin da ora per l’inizio dei lavori.Ma al ritardo accumulatosi aggiunge quello che, stante l’andazzo fin qui evidenziato, si accumuleràda qui in avanti. E’ ragionevole pensare che, sempre che si rispettino i tre anni di costruzione previsti dal contratto, questi decoreranno dagli ulteriori adempimenti cui si è fatto cenno per cui è prevedibile che fra “costruzione” “dotazione” ed “attivazione” (fase quest’ultima di non poco rilievo temporale) si giungerà ad almeno venti anni, prima di potere considerare conclusa la struttura e realizzata la sua operatività. Le prospettive, come si vede sono pessime se non si interviene subito e con effetti concreti.3) N.O.P E PROTESTA DAL TERRITORIOQuesto Comitato, costituito quale formazione sociale per la tutela del diritto alla salute di cui all’art. 32 della Costituzione, segue questa assurda vicenda fin dal 2016. Esso fa parte,come
“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia S. Condello 2–89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016www.prosaluspalmi.itrappresentante della rete delle Associazioni della Piana, del tavolo tecnico istituito nel 2018 tra Regione-Comune ed Associazioni per le necessarie informative sullo svolgersi del procedimento. A nulla è valso tale tavolo tecnico,non solo perché convocato sporadicamente ma perché ogni esito è consistito in mere rassicurazioni generiche da parte degli Uffici Regionali e sostanzialmente senza alcun effetto positivo per l’accelerazione del procedimento.A nulla sono valse assemblee pubblichepresso il Comune di Palmi, in particolare quella del 10.05.2018 nella quale venivano date da parte del Presidente della Regione allora in carica e dal R.U.P. assicurazioni sull’inizio dei lavori in tempi accettabili. Tali rassicurazioni venivano poi puntualmente smentite dai fatti e ulteriormente aggravate dai colpevoli ritardi esclusivamente attribuibili alla pessima gestione del procedimento.A nulla sono valse le numerose manifestazioni di protesta e fra queste, in particolare, la grande manifestazione popolareorganizzata in data 10.05.2019, (volutamente ad un anno esatto dalla citata assemblea pubblica con i vertici regionali) dal Comune di Palmi insieme a questo Comitato ed alle altre formazioni sociali della Piana nel terreno del nuovo ospedale. Lamanifestazione ha visto la partecipazione di oltre settemila persone ed anche tale pressione popolare non ha avuto concreti esiti sulla velocizzazione del procedimento.A nulla sono valse le richieste formali di questo Comitato alla Regione, in data 18.02.2020 ed in data 31.03.2020 di rimozione del Rup per manifesta inconcludenzarispetto al risultatoda raggiungere. Siamo di fronte ad un vero e proprio “muro di gomma” sordo ed incapace di fare alcunché. 4) DANNI GRAVISSIMI DA RITARDO ED INCONCLUDENZATali danni, già descritti da questo Comitato nella lettera/manifesto di denuncia pubblica in data 05.12.2017(vedi in allegato: “il Danno” ),riguardano la mancata assistenza ospedaliera nella Piana di Gioia Taurosecondo canoni di minima efficienza; riguardano la migrazione sanitariadella popolazione in altre strutture regionali o nazionali con gravi disagi soprattutto per le categorie sociali meno protette. I danni incidono pure negativamente sullo sviluppo economico e socialedella zona stante il mancato insediamento che avrebbe attivato fattori produttivi di grande rilievo (risorse umane, servizi, indotto, ecc. ecc.). Ciò è ancora più aggravato dal fatto che nel frattempo tutti gli altri ospedali della zona sono stati chiusi e quello rimasto (Polistena) è del tutto insufficienteper vetustà e servizi a garantire un’accettabile tutela dell’acuzie e dell’emergenza nel territorio.I danni all’immaginedell’Amministrazione Pubblica Regionale non sono meno gravi. Essa appare lenta, inconcludente, incapace di raggiungere un obbiettivo già fissato tredici anni fa e di cui non si intravede neppure lontanamente il perseguimento. Ciò scoraggia ed esaspera i cittadini che
percepiscono l’Amministrazione Pubblica come inaffidabile ed incompetentenonostante ad essa spetti la tutela della salute quale diritto primario ex art. 32 Costituzione ed ex legge 833/78 di riforma sanitaria.Danni su danni dunque, continui e permanenti. 5) PLURIME VIOLAZIONI DI LEGGE E DELL’INTERESSE PUBBLICOI responsabili regionali non si rendono conto che la violazione di legge si ha non solo quando singoli attisiano infetti da specifici vizi di illegittimità od illiceità ma anche quando il comportamentodell’Amministrazione risulta palesemente in violazione di norme legislative vincolanti e precettive tra cui, in particolare,quelle che riguardano l’inerzia e gli ingiustificati ritardi. In questo caso risultano palesemente violati:a) l’art. 97 della Costituzioneche impone il “buon andamento”della Pubblica Amministrazione laddove buon andamento è l’esatto opposto dell’inerzia, dei ritardi, della inconcludenza che caratterizzano il comportamento dei responsabili di questo procedimento;b)l’art. 1 della legge 241/90 che impone lo svolgimento di ogni procedimento amministrativo secondo criteri “di efficacia e di non aggravamento” laddove efficacia significa “risultato dell’azione amministrativa” e non aggravamento significa non infettare il procedimento da inerzie, lentezze, inutile decorso del tempo.c) l’art. 1 del d.lgs. 163/2006 (oggi Dlgs 50/2016) che impone per l’esecuzione di opere e lavori pubblici, la “garanzia di economicità, efficacia, tempestività”. Si tratta di treconnotati della condotta tecnico-ammnistrativa palesemente assenti da questo procedimento.d) l’art. 82 RD 18.11.1923n. 2440 secondo cui l’impiegato che per “azione od omissione, anche solo colposa, nell’esercizio delle sue funzioni, cagioni danno allo Stato, è tenuto a risarcirlo”. La colpevolezza come è noto è data, tra l’altro da negligenza, imperizia, violazione di discipline. Trattasi di caratteristiche tutte presenti nella vicenda qui illustrata.e) l’art. 52 del RD 12 luglio 1934 n. 1214 TU sulla responsabilità erariale per I funzionari, ……..che nell’esercizio delle loro funzioni per azione od omissione imputabili anche solo a colpa o negligenza cagionino danno allo Stato…..(idem come al punto “d”)f) l’art. 1 della legge n. 20/1994 nel testo fissato dall’art. 3 del dl 543/1996 che prevede la responsabilità per i fatti e le omissionicommessi con colpa grave (idem come ai punti precedenti)
 gli artt. 5 e seguenti di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 che impongono la valutazione dei dirigenti sui risultati conseguiti tenuto conto che tali risultati devono essere “rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell’amministrazione”h) l’art. 18TU 1957 n. 3 che prevede la responsabilità dell’impiegato verso l’Amministrazione per danni derivanti da obblighi di servizio. Tra questi, gli obblighi attinenti ai risultati da conseguire.i)il recentissimo art. 21 secondo comma del decreto legge 16 luglio 2020 n.76 art. 21 che non ammette alcuna limitazione di responsabilità per i danni cagionati da “omissione o inerzia” del soggetto agente. Ed infine i riflessi che tali violazioni hanno anche sul pregiudizio degli altri diritti pubblici. Ci riferiamo l)all’art.32 della Costituzione che,imponendo allo Stato la tutela del diritto alla salute,correlativamente impone alla Pubblica Amministrazione di apprestare tutti i mezzi e le strutture affinché tale diritto sia effettivamente tutelato. m) all’art. 28 della Costituzione secondo cui I funzionari sono “direttamente responsabili,secondo le leggi penali, civili e amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti”, laddove per diritti si devono intendere anche i diritti dei cittadini alla buona amministrazione ed alla sanità pubblica.*****Della violazione e del pregiudizio del pubblico interessealla sanità pubblica ed all’assistenza ospedaliera per il territorio interessato non mette conto qui di parlare essendo tale violazione “in re ipsa”.6) CONCLUSIONI E RICHIESTELe inerzie, le omissioni, i danni, le plurime violazioni di legge derivanti da inerzia ed inconcludenza manifeste, il raggiro della Comunità interessata sono evidenti dalla sola lettura dei “fatti” qui sommariamente riassunti. Altro si potrà rinvenire dalla lettura degli allegati dove le singole fasi del procedimento sono, se ve ne fosse bisogno, ancora più dettagliate.Ora, se pure siamo certi che non sia necessario, rammentiamo che fra i compiti della S.V. c’è espressamente quello di “monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei Nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale” (punto 4 del dispositivo della deliberazione di nomina del Consiglio dei Ministri 27 novembre 2020 che definisce anche questo intervento quale intervento “prioritario”).
Abbiamo atteso che Lei si insediassee si rendesse conto delle inefficienze che caratterizzano la sanità calabrese fra cui quella degli Ospedali, come il NOP, ancora lontani dalla realizzazione. Abbiamo appreso con viva soddisfazione che Lei ha accettato questo incarico perché “chiamato dallo Stato”. Qui, appunto, è lo Stato che deve intervenire senza approssimazione ed ulteriori rinvii per fare cessare questa scandalosa vicenda dove lo Stato, la Regione e la Pubblica Amministrazione in generale, subiscono ogni giorno danni gravissimi alla propria immagine istituzionale, che Lei ora è chiamato a tutelare.Abbiamo volentieri appreso dalle sue prime dichiarazioni pubbliche che tra gli obbiettivi da conseguire c’è la legalità dell’azione amministrativa. Siamo certi che Lei condividerà con noi che per legalità deve intendersi, oltre l’eventuale mancanza di reati, lapiena applicazione dei principi di legge alla realizzazione del pubblico interesse nonché la perfetta applicazione dell’art. 97 della Costituzione sul buon andamento amministrativo in uno con il contrasto alle gravi inerzie ed inconcludenze come sopra descritte.Non ci resta pertanto che CHIEDEREUn Suo urgente e fattivo interventoper assicurare che le condotte illegali di inerzia, ritardo e inconcludenza fin qui descritte abbiano finalmente a cessare e siano dati immediati ed evidenti segnali di un nuovo corso per la realizzazione del Nuovo Ospedaledi Palmi quale nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro.Teniamo perciò a CHIEDERE che la S.V., data la serietà e l’urgenza della questione, fissi al più presto apposito incontro con i rappresentanti di questo Comitato nel quale sarà possibile interloquire direttamente sull’intera vicenda e comprendere il quadro degli interventi prioritari che gli Uffici Regionali dovranno svolgere secondo un cronogramma preciso, efficace, pubblico ed irrinunciabile.Con i più distinti ossequi.Il PresidenteOnorarioIl PresidenteIl PresidenteErnesto ManciniStefania MarinoN.B.: Si prega di inviare ogni comunicazione al seguente indirizzo PEC comitatoprosalus@pec.it