Salvaguardare l’acqua del Vina

Dopo aver letto il comunicato dei sindaci di Palmi, Seminara e Melicuccà sulla discarica in corso di realizzazione in località La Zingara di Melicuccà, vogliamo proseguire un dialogo su una questione che può avere conseguenze sulla salute delle nostre comunità.

In attesa di una relazione tecnica firmata che attesti quanto riportato nel comunicato giacché non possiamo immaginare che le tre amministrazioni comunali possano fondare le loro scelte su un incontro informale con i tecnici di Reggio Calabria, possiamo già avanzare qualche osservazione:

a) È necessario ribaltare il “non ci sono evidenze che possano dimostrare un possibile inquinamento della sorgente dell’acquedotto” in “abbiamo dimostrato che non è possibile l’inquinamento della sorgente dell’acquedotto”. Se non cerchi non trovi, è fin troppo ovvio. Infatti nella documentazione tecnica sin qui prodotta manca del tutto l’analisi di vulnerabilità della sorgente Vina in relazione alla costruenda discarica. Questa analisi è necessaria perché nessun rischio di contaminazione del Vina vale quanto alleviare di qualche mese l’emergenza rifiuti del capoluogo.

b) La posizione della discarica non è soltanto “opinabile” in quanto “posta in posizione sommitale sul versante che declina verso la Sorgente Vina”; infatti questo equivale ad ammettere che la discarica si trova all’interno del bacino di ricarica della sorgente e deve pertanto applicarsi la disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano di cui all’art. 94 del Codice dell’ambiente (Dlgs 152/2006).

c) NON è ancora stata effettuata alcuna indagine che dimostri una “evidente mancanza di interferenza con le falde di alimentazione della sorgente”. Se c’è la si produca.

Il nostro intento è fare chiarezza e ricevere risposte concrete su questi punti. Da cittadini lo pretendiamo.

Vogliamo, infine, precisare che la sorgente Vina è una delle maggiori in Calabria; la sua portata è, rispetto alla popolazione servita, paragonabile a quella che ricevono dal Menta gli abitanti di Reggio. Cosa ne penserebbero questi ultimi di una discarica posta al di sopra della diga del Menta per ospitare “rifiuti già trattati, materiale organico di fatto equiparabile al cosiddetto “compost fuori specifica” … con un minimo impatto ambientale, caratterizzato da stabilità, mancanza di odore e dalla pochissima produzione di percolato”?

Circolo Armino

ProSalus

Terramala

Palmi – Seminara 27 ottobre 2020