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Cgil Gioia Tauro, cooperativa valle del marro – libera terra: non piu’ solidarieta’ ma atti concreti

Non basta più la solidarietà verso la Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra che ha subito, a Oppido Mamertina,  l’ennesimo attentato vigliacco e codardo da parte della ndrangheta con il taglio di 96 piante di ulivo. La ndrangheta non accetta che nei terreni confiscati si possono svolgere attività produttive che fanno crescere l’economia del territorio e aiutano l’occupazione.  La Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra rappresenta in tutta la Piana di Gioia Tauro un importante esempio di come si possa contrastare la mafia e creare le condizioni di un possibile sviluppo attraverso il lavoro di tanti giovani che da anni gestiscono i terreni confiscati alla ndrangheta.

Occorre dunque reagire con forza e con determinazione chiedendo alle Istituzioni regionali e nazionali di predisporre tutte le iniziative in grado di impedire che questi atti delinquenziali continuino a squarciare la speranza di rinascita di un territorio che i cittadini vogliono fare crescere nel rispetto dei valori della legalità, del lavoro e della giustizia sociale.

Riteniamo importante che tutte le forze sociali, politiche, economiche,  le associazioni di volontariato, la Chiesa organizzino presto una giornata di mobilitazione per chiedere al Governo nazionale vera e concreta attenzione verso una esperienza positiva simbolo di una Calabria che vuole cambiare.

Da parte nostra confermiamo il nostro impegno concreto assicurando anche per quest’anno la nostra partecipazione ai  “campi della legalità” che, assieme alla Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, la CGIL, lo SPI e la FLAI organizzano proprio nei terreni confiscati alla mafia nella Piana di Gioia Tauro.

 

                                                                                      Le segreterie territoriali di: CGIL  SPI-CGIL   FLAI-CGIL

13.05.2015