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A Polistena il Partito Democratico (PDem) è il Partito Della memoria corta

Le nefandezze della gestione amministrativa a guida del Partito Democratico, non saranno pagate da chi con merito è stato riconfermato, grazie ad uno straordinario consenso popolare, alla guida della città di Polistena, innanzitutto per l’onestà e il rigore morale con cui i comunisti interpretano da sempre il loro impegno nelle istituzioni. L’esperienza del PD alla guida di Polistena infatti è stata per fortuna, una breve parentesi, nella quale il comune è stato trasformato in un centro di gestione personalistica ed aziendalistica del potere.
Si ricorderanno in quel periodo: i concorsi-farsa, le anomalie su elettricità e benzina, i posti del servizio civile stranamente “riservati”, beni di interesse collettivo svenduti o peggio accaparrati da terzi “disinteressati”, l’azzeramento della raccolta differenziata, ecc.. Per non parlare delle spese pazze di missioni e rimborsi o per spettacoli, feste e festini.
L’urbanistica ad personam poi, che vedeva transitare dal consiglio comunale piani di recupero di dubbia legittimità, non per tutti, ma per pochi intimi, è stata solo una delle tante nefandezze spazzate via dal voto democratico e popolare del marzo 2010. Oggi è davvero paradossale far pesare le conseguenze di quella gestione fallimentare sull’attuale maggioranza a guida comunista o sulle spalle del sindaco Michele Tripodi e dell’Arch. Francesco Mammola, persone oneste e perbene che mai hanno interpretato il loro ruolo per fini diversi da quelli istituzionali e di interesse generale. Falso e comico alludere che il Sindaco e l’attuale Amministrazione Comunale abbiano potuto favorire in alcuni incarichi legali propri parenti. In realtà, il professionista, persona umile e seria, ingiustamente tirato in ballo nell’ultima nota del PD, ha ricevuto tutti gli incarichi non già dall’attuale Amministrazione, che si è limitata solo a darne continuità, bensì essi sono stati conferiti proprio all’epoca dell’Amministrazione Laruffa. E a nostro giudizio non certo per volontà, ma per mera utilità dato che l’indicazione è sempre avvenuta per tramite della compagnia di assicurazione che agiva per conto del comune.
Se questo Partito Democratico in agonia cerca di riprendersi uno spazio politico e di recuperare credibilità a Polistena attraverso lo spauracchio della denuncia, prosegua pure! Sarà l’anticipazione del percorso suicida che troverà il culmine nella sicura sconfitta alle prossime elezioni politiche. Se c’è infatti qualcuno in difficoltà con i giorni contati e senza certezze per il futuro quello è il PD. Non saremo noi comunisti a salire sulla giostra della denuncia facile, inutile e fine a se stessa, ma al contempo non ci tiriamo indietro nelle battaglie utili e nelle denunce politiche che riguardano la nostra città e il nostro territorio e che richiedono coraggio e determinazione. Elementi questi che di certo non mancano al compagno sindaco Michele Tripodi, al quale esprimiamo piena solidarietà per i continui attacchi subiti. A proposito di stile e statura politica, proprio Michele Tripodi dinanzi ad un procedimento giudiziario per diffamazione a carico del genero dell’ex sindaco in procinto di essere giudicato, rinunciò con un grande atto di clemenza a proseguire sino alla sentenza ritirando la querela presentata. Altro che vomito, offese, lesioni della dignità!
Prendano nota e vadano a lezione di stile, i signori del PD di Polistena e con essi i pochi superstiti sostenitori di quelle epoche tramontate che nella nostra città, siamo certi, non ritorneranno mai più.
Polistena lì 08/01/2018
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
SEZIONE “A. GRAMSCI” – POLISTENA